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All'emigrazione russa in Italia sono stati dedicati, in tempi recenti ma non solo, numerosi studi che hanno delineato i profili delle diverse "colonie russe" insediatesi nella penisola all'indomani delle rivoluzioni del 1905 e del 1917. Capitale dell'economia e dell'industria, nonché sede del nucleo direttivo dei socialisti, Milano rappresentava un miraggio di prosperità e benessere non solo per gli emigrati russi che la scelsero come base delle loro nuove attività professionali, ma anche per numerosi artisti russi residenti altrove, che intrecciarono con le istituzioni culturali e artistiche milanesi collaborazioni sporadiche o continuative. Le personali nelle gallerie d'arte e le sezioni russe alle Mostre Internazionali delle Arti Decorative di Monza e alla Permanente; le edizioni illustrate di fiabe russe; le fastose scenografie al Teatro alla Scala; i concerti di musica russa nelle sale della città; le acclamate esibizioni di Tatiana Pavlova; gli spettacoli di varietà al Trianon e al San Martino; i balletti di Ileana Leonidoff e le danze coreografiche di Jia Ruskaja all'Eden. Nel presente volume questo fenomeno viene indagato con particolare riferimento ai settori della pittura, dell'editoria illustrata e della scenografia, attraverso numerosi materiali d'archivio, cataloghi delle esposizioni e delle vendite all'asta, recensioni della critica sulle principali testate periodiche milanesi e materiali iconografici. Prefazione di Elda Garetto.